FOSDINOVO. Si è spenta ieri all’età di 74 anni, Clara Cecchini l’ultima superstite della strage nazista avvenuta a San Terenzo nell’agosto del 1944. Clara Cecchini da qualche tempo non stava bene, era stata colpita da una inesorabile malattia che poi non le ha dato scampo: è deceduta all’ospedale di Carrara.
Una donna davvero speciale: a soli sette anni è stata testimone di una immane tragedia; poi, per tutta la sua esistenza, aveva nascosto tutti il proprio dolore e le ferite che portava ancora sul suo corpo.
Il 19 agosto del 1944 mentre era con il padre, la madre e i tre fratelli nella fattoria di Valla, dove i genitori lavoravano, venne prelevata dai soldati tedeschi e assieme ai famigliari e agli altri abitanti di San Terenzo, messa in fila per poi essere mitragliata spietatamente. La piccola Clara fu colpita a una coscia e a un braccio, cadde svenuta a terra e poco dopo su di lei caddero i corpi privi di vita dei genitori e dei fratelli. Poco dopo rinvenne e, nonostante la giovane età, capì cosa era successo: vinto il terrore, cercò di rifocillarsi mangiando dell’uva dai filari dove sotto giacevano i morti, poi andò in casa, trovandovi la nonna morta stesa a terra.
Accortasi che i tedeschi stavano ritornando, tornò a sdraiarsi sotto i genitori morti perché aveva visto che le persone rimaste .....
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Morta l’ultima superstite dell’eccidio
In passato scrissi più volte degli eccidi sofferti dalla mia Terra Apuana. Quello di San Terenzo resta vivissimo nei ricordi tramandatimi dai miei familiari. Anni fa scrissi anche alcune "rime"
DEDICATA A CLARA CECCHINI
A
SAN TERENZO MONTI
Urla d'Anime calpestate, silenziosamente erranti
spandono echi infiniti.
Nei boschi del Lucido sussurrano tra i rami carezze di preghiera.
Alla spiaggia rubano granelli di sabbia per donarli al mare.
Vorrebbero volar alti...
Il sole raccoglie quelle voci
strappa dal suo caldo ventre un raggio da donare.
Scalda le corrotte membra...
Risorte lentamente s'alzano ritte .
Giganti.....
religiosamente...tenendosi per mano
vanno verso la luce
sorridendo.
S'arrestano...volgono il capo,
lo sguardo è severo
nell'ultimo Addio rivolto
a noi vili fratelli
Le Rime di Dìdì
un abbraccio a chi resta e con tanto amore ricorda...
RispondiEliminaGrazie Titti, oggi è andata un'altra Donna. Fu la prima Consigliera del Comune di Carrara.
EliminaDa te si leggono sempre cose interessanti e profonde...
RispondiEliminaLella .... il post che avrei voluto scrivere era diverso, poi il fatto... non riesco a staccarmi dalla storia di quel tempo, vuoi per appartenenza, anche presenza avevo solo 3 mesi ma c'ero, aggiungici gli studi che ho portato avanti fino a pochi anni fa. Ora sono stanca e delusa. Un abbraccio.
EliminaNon conoscevo questa importante vicenda storica...davvero molto commovente! Immagino le sofferenze che questa ragazzina ha passato nella sua vita...
RispondiEliminaUno dei tanti eccidi tremendi, le rime non scaturirono dal fatto delittuoso e infame commesso nel 1944
Elimina. Circa 3 anni ci fu il solito
..... SI,MA,PERO' ....revisionista
di fatto volevo interpretare il vilipendio postumo ..... meglio abbandonare questi luoghi e andarsene altrove non senza aver salutato severamente chi dubita.
Che Donna! Addio Clara.
RispondiEliminaGrazie Carla.
Cialo Bella! ... un pizzicotto al Mostrillo!
EliminaMi ha fatto venire quasi le lacrime agli occhi, anche perchè ho pensato a molte altre testominianze, alcune di mia mamma, quando i tedeschi arrivarono nel suo paese con l'intento di proseguire verso l'Atopiano di Asiago, bruciandolo tutto completamente ed uccidendo chi si trovava lungo il loro passaggio. Successe che fecero saltare un ponte ed un carrarmato esplose, la vendetta fu atroce.
RispondiEliminaGuai a dimenticare!
Facciamo tanti sforzi in modo che i giovani si affidino alla Costituzione.
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