" Non smettete mai di protestare; non smettete , mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l'autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai". Beltram Russell

sabato 1 settembre 2012

per "pablo"

OI....


Paolo, ti "lancio" 
questa lettera
Ti Abbracciamo!


Queste mie righe avrebbero potuto "suonare" in modo diverso configurandosi in un saluto pubblico nel ricordo di un giovane uomo alto, bello, robusto, gran lavoratore, non solo ottimo cuoco poiché non disdegnò di svolgere altri lavori faticosi e umili. Non sarebbe nemmeno giusto dimenticare di annotare la generosità nel donare volontariamente il proprio sangue. Anche Lui, come noi tutti, non fu immune da difetti caratteriali, a volte appariva brusco e musone, a tratti poco conciliante. Mai intollerante. Sapeva riconquistare l' "altro" con l'innata bontà d'animo ed il sorriso solare in cui scorgevo, a volte, tratti di velata malinconia. Morire, un anno fa, a 41 anni vittima di quella che in "gergo" popolare chiamano: malasanità, non va giù a chi lo conobbe e gli volle bene. Paolo manca molto a noi appartenenti alla sua Famiglia allargata..... avrei chiosato con: Ciao Caro Paolo. Invece no! Stamani le "civette" informavano, mettendolo in risalto, che un'altra persona era deceduta per infarto e che 4 medici erano stati denunciati. La "palla" funesta rimbalza troppo frequentemente tra Cuorgnè ed Ivrea, i decessi "sospetti" appaiono da un anno a questa parte come un bollettino di guerra. Sarebbe ora di interrogarsi e fermarsi a riflettere, seriamente, del perché e del percome. Sarebbe altresì  grave scoprire che soggetti preposti a difendere la vita umana trasformassero quella che avrebbe dovuto essere stata la loro scelta di vita, da spendere quale missione, in un comune mestiere. Peggio che peggio "soffrire" di incapacità diagnostica. Meglio cambiar mestiere. Il caso, stamani, mi ha fatto incontrare un anziano Dottore divenuto un uomo triste. Tra di noi solo un civile buongiorno. Quell'incontro mi ha fatto scattare qualcosa dentro una inevitabile comparazione. Medici a volte, anche dolosamente, coinvolti in fatti gravi che portano al decesso del paziente lasciati al loro posto di lavoro ed altri messi, nell'immediatezza dei fatti, alla gogna mediatica e pubblica per aver contravvenuto al "protocollo" farmaceutico per atti compiuti allo scopo di lenire i crampi dilanianti che attingevano tanti disperati. La giustizia dei codici è importante, necessaria ed indispensabile; personalmente spero che verrà un giorno in cui le coscienze di coloro che sanno di aver sbagliato, piuttosto che nascondersi dietro difese ipocrite, si aprano alla verità della confessione pubblica. Basta un: Giudice ho sbagliato!... andrebbe bene anche... Ho commesso un atto di omissione!

8 commenti:

  1. La mala sanità è terribile, ma non va bene nemmeno l'atteggiamento di ostilità e diffidenza con cui oramai si approccia la classe medica e che inficia una serena valutazione anche da parte del medico! redcats

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fu la Procura ad aprire l'indagine i familiari (nel caso di Paolo) non si mossero. Attendiamo giustizia, la documentazione "tecnica" non lascia dubbi, e non solo per questo caso. Poi che gli italiani siano "passionali" ad orologeria è vero

      Elimina
  2. certo che morire cosi giovane e per malasanità è proprio triste e il tuo post è cmq un ricordo al quale mi associo con malinconia per colui che non c'è più.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il processo Stato contro ASL è indetto per il prossimo ottobre. Ovviamente sarà presente la parte civile.

      Elimina
  3. Non ammetterebbero mai di aver sbagliato, mai!
    Purtroppo la malasanità colpisce ogni giorno e la maggior parte dei medici "colpevoli" sono ancora in ospedale a svolgere il loro lavoro, che dovrebbe essere più che un lavoro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non tutti i casi "publicizzati" ricadono in colpevolezza, resta comunque uno scandalo la lentezza con cui vengono presentati i risultati autoptici.

      Elimina
  4. Mio padre diceva che i medici coprono i loro errori con la terra,speriamo sempre nella loro coscienza che purtroppo a volte viene sostituita dall'arroganza,non potrebbero permettersi di sbagliare e se dovesse succedere dovrebbero almeno chiedere perdono e riconoscerlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buona parte di ciò che scrivi è da imputarsi alla lentezza del sistema giudiziario e agli avvocati difensori.

      Elimina