" Non smettete mai di protestare; non smettete , mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l'autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai". Beltram Russell

domenica 8 settembre 2013

8 settembre 1943 Armistizio...

si, ma perché 
Badoglio lo annunciò alle ore 19,45?

(pranzo di festa)

L' 8 Settembre 1943 segna l' evento cardine della storia nazionale italiana, antifascista e repubblicana. Poco o per nulla ricordato e tanto meno celebrato. In settanta anni l'Italia ha attraversato, ancora oggi attraversa, momenti di grande trasformazione in campo politico e sociale, tuttavia la data e quell'argomento crea divisioni anche sul terreno della memoria. Sarebbe utile ed opportuno tornare a riflettere in materia di meditazione culturale, penso che oggi la sedimentazione di quei fatti abbia raggiunto il livello giusto nel favorire un dibattito sereno e condivisibile tra tutte le parti politiche. Dal 25 Luglio, dopo che la sera precedente il gran consiglio del fascismo aveva formulato un voto di sfiducia contro Mussolini. Il Duce decade e  Badoglio, convocato al Quirinale, ricevette dal monarca sabaudo l' incarico di formare un governo tecnico burocratico (25 luglio 1943- 21 aprile 1944). Nei giorni successivi i bombardamenti alleati cessarono ed iniziarono i rapporti, non facili, tra gli anglo americani ed il governo Badoglio. Intanto gli italiani dopo una prima ubriacatura per la fine del regime     capirono, da subito, che non avrebbero gioito per una rapida fine della guerra. Le repressioni contro la popolazione civile "ribelle" stanca ed affamata si facevano dure. Contemporaneamente Rommel e Kesserling facevano entrare dalle Alpi potenti divisioni armate. Intanto Badoglio inviò, sotto richiesta Alleata, più di un generale a colloquio, i quali si revelarono dei gran pasticcioni nonché latori di documenti contrastanti. Il 3 Settembre avvenne la firma del "Armistizio Corto" siglato tra l'inglese Bedell Smith, l'americano Eisenhower e l'inviato italiano Castellaro, quella data segnò il disastroso epilogo della guerra voluta da Mussolini. Il governo italiano sperava in un più lungo "respiro" nel dare annuncio dell'avvenuta resa e conseguente raggiunto armistizio, non prima del 12 Settembre, documenti certi testimoniano che i rapporti e trattative con la Germania non erano cessati. Gli americani, generale Taylor ed il colonnello Gardiner tirato giù dal letto Badoglio durante le prime ore dell'8 Settembre 1943 intimarono di trasmettere l'annuncio di resa alla Popolazione Italiana. Badoglio cercò di protestare, radiotelefonicamente, con Eisenhover chiedendo una dilazione. Il generale respinse la proposta adoperando frasi minacciose. Non so quanta "passione" misero in campo gli sciagurati fascisti e monarchici, sta di fatto che alle ore 19,45 dll'8 SETTEMBRE 1943 l'annuncio ci fu. Nella notte successiva la rabbiosa reazione tedesca si concretizzò. Il governicchio scappò.

8 SETTEMBRE 1943 - 25 APRILE 1945

Smantellamento del regime fascista, Armistizio, Stato a Brindisi, cobelligeranza, riorganizzazione funzioni statali nel Sud non occupato, normalizzazione degli uffici pubblici, consolidamento di un Esercito di Liberazione, ripresa attività diplomatica, ritorno dei Partiti Politici e luogotenenza reale.






1 commento:

  1. L'8 Settembre è un'altra delle vergogne degli "alti gradi" di cui è seminata la Storia d'Italia.
    Un "tutti a casa" senza la minima organizzazione, la fuga del re codardo e di suo figlio, i nostri soldati dati in pasto ai tedeschi come a Cefalonia. Credo che non se ne parli tanto per la vergogna. Memorabile la telefonata al quartiere generale del tenente Sordi in " Tutti a casa" :
    -Capitano, i tedeschi si sono alleati con gli americani! Ci sparano addosso!-

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