.... schiara le menti dei lupi umani
" A tutti quelli cui giungerà questa lettera, frate Francesco, vostro servo nel Signore Dio, piccolo e spregevole, a tutti voi augura salute e pace".
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A tutti i potestà e consoli, magistrati e reggitori ovunque, e a tutti coloro a cui giungerà questa lettera, frate Francesco, vostro servo nel Signore Dio, piccolo e disprezzato, augura salute e pace.
Ricordate e pensate che il giorno della morte si avvicina. Vi supplico allora, con rispetto per quanto posso, di non dimenticare il Signore, presi come siete dalle cure e dalle preoccupazioni del mondo.
Obbedite ai suoi comandamenti, poiché tutti quelli che dimenticano il Signore e si allontanano dalle sue leggi sono maledetti e saranno dimenticati da Lui.
E quando verrà il giorno della morte, tutte quelle cose che credevano di avere saranno loro tolte. E quanto più saranno sapienti e potenti in questo mondo, tanto più dovranno patire le pene dell'inferno.
Perciò vi consiglio, signori miei, di mettere da parte ogni cura e preoccupazione e di ricevere devotamente la comunione del santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo in sua santa memoria.
E dovete dare al Signore tanto onore fra il popolo a voi affidato, che ogni sera un banditore proclami o altro segno annunci che siano rese lodi e grazie all'Onnipotente Signore Iddio da tutto il popolo. E se non farete questo, sappiate che voi dovete rendere ragione al Signore Dio vostro Gesù Cristo nel giorno del giudizio.
Coloro che porteranno con sé questa lettera e la osserveranno, sappiano che sono benedetti dal Signore .
Il Signore vt benedica e vi custodisca. Mostri a voi il suo Volto e abbia misericordia di voi. Volga a voi il Suo sguardo e vi dia pace. Il Signora vi benedica.
(dalla lettera ai reggitori dei popoli, ff210)
Francesco ci sta provando...
RispondiEliminaCiao Red, ti rispondo con il post di Matteo Fanciulli, mio figlio. Un abbraccione.
EliminaNon avevi scelta e sei partito. Non sai nemmeno con chi. Nemmeno per dove. Tanto non avevi scelta. Qui c'è un tizio che sostiene che è stata una piccola signora con cui condividi il colore della pelle a convincerti a partire. Io credo che non arrivino nemmeno le nostre reti dalle tue parti. Ma poi? Ce l'avevi una tv? Mah. Non avevi scelta neppure quando hai visto le fiamme. Non hai avuto scelta persino quando volevi respirare e l'acqua era troppa. Sai cosa è triste? Che nemmeno il pescatore che passava di lì aveva scelta. Aveva paura anche lui. C'è una roba strana da noi, una legge che porta il nome di due persone altrettanto strane che, pensa, ha impedito a quel pescatore di darti una mano. Non aveva scelta. Gli avrebbero portato via la licenza, forse, o il peschereccio magari. Forse solo una multa, salata. Io li conosco, amico, i pescatori: è gente povera, si pesca poco, ti pagan poco e il gasolio costa. Vedi: la povertà è questa! Tira fuori istinti semplici, la sopravvivenza, la paura, la vergogna. Mors tua, vita mea. Non aveva scelta.
Però qualcuno che ha scelta esiste. E se ne sta tranquillo, al caldo, su uno scranno rosso a discutere del più e del meno. Su come provare a galleggiare. Buffo, il verbo galleggiare. Squallido, e triste, se ci penso mentre lo scrivo a te.
Squallido come colui che può scegliere e non fa nulla. Triste come quello che succede a te che non leggerai mai queste righe e non perché, pur essendo mio fratello, non leggi la mia lingua.
Tremendamente vero e paradossale!
EliminaSan Francesco è un grande esempio da seguire.
RispondiEliminaCiaooo!
La citazione di Francesco è magnifica e il post di Matteo fa rabbrividire, come tutta la vicenda dell'immigrazione sulle coste italiane, l'onore del popolo italiano perduto. Perché se come uno che non conta niente mi vergogno e piango nel mio cuore, come cittadino italiano rinfaccerò fino a che campo a Berlusconi, Bossi, Fini e Maroni il mio onore perduto. Vergogna!
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